“Irresistibili Percorsi Nonsense”, testo critico di Laura Poletto, 2009, ita

L’intervento di arte pubblica Tracciati Esistenziali consiste in una doppia video proiezione sui muri perimetrali di due palazzi che si affacciano su Campo Santa Margherita.

Tracciati Esistenziali  si basa sulla ripresa sfocata di un movimento continuo, ciclico, di una costante rotazione di piccole ombre scure che si muovono su di un fondo chiaro addensandosi attorno ad un vuoto; ad intervalli, e per una frazione di tempo brevissima, le immagini si fanno nitide e rapidissime – quasi subliminali - rimandano a ciò che sta dietro a questi transiti: sono formiche che si muovono costantemente attorno a se stesse creando un cerchio. 

La sfocatura diviene il dispositivo per tradurre visivamente il muoversi indistinto, l’omogeneità direzionale di dinamiche comuni entro cui si intrecciano percorsi personali e individualità distinte; un unico centro di attrazione diviene il fuoco verso cui tendono tutti i tracciati di una moltitudine in transito che, come fosse immessa in una corrente continua, trascinante e vischiosa al tempo stesso, rischia di rimanervi intrappolata. In questa prospettiva il cerchio sembra divenire il simbolo di un meccanismo di costrizione, catena, congegno della sottomissione all’imposizione di determinate modalità esistenziali, ritmi, modelli di consumo e di sviluppo. Allo stesso tempo la rotazione continua attorno al nulla  - che ne costituisce il nucleo e la carica propulsiva  –  pare indicare l’impossibilità di un tempo della stasi, della sospensione dell’asserzione. 

Il frenetico moto unidirezionale di piccoli esseri viventi di un microcosmo non troppo lontano, il cui senso sembra apparentemente sfuggere a chi lo osserva, diviene quindi lo specchio di dinamiche macrospiche, di direttrici già tracciate entro cui l’io rischia di soffocare, perdersi o dis-perdersi oltre i propri reali bisogni nell’impersonalità e acriticità di un processo di omogeinizzazione e uniformazione pressante dove sembra sempre più difficile istituire uno spazio e un tempo della distanza, una dimensione preservata all’affermazione di possibilità esitenziali alternative, di diversità, di dissenso.

Svincolarsi significa rompere il flusso, invertire e moltiplicare direzioni e focalità. A differenza delle formiche il cui intero ciclo vitale si basa sulla dipendenza ad un sistema, ad un determinato tipo di società definita da “ferrei istinti ereditari”, non scardinabili, l’uomo può influenzare la sua vita attraverso il proprio comportamentoe in questo processo la riflessione e la ricerca consapevoli possono svolgere un ruolo (Einstein, 1949).