IMmAGINE | Venezia

 

IMmAGINE

August 28 - September 20, 2014 | photography | >>> Galleria Michela Rizzo, Venezia

Curated by Martina Cavallarin
IMmAGINE is an intense exhibition of works concentrated on the natural landscapes between the mountains and valleys of Hamish Fulton, on the investigation and trace of Francesco Jodice, on the suburban architecture of Andrea Morucchio, on the destination and process of the image of Mauro Ghiglione.

IMMAGINE therefore acts as an exercise test of a fragmented visual history endowed with the strength, intensity, suggestion of the image granted in its different functions. Functions in motion already in the construction of the title of the exhibition that moves between the concept of appearance intended as physical form and the invitation to imagine declined as vision, possibility of thought, dictatorship of the imagination.
Artists: Hamish Fulton, Mauro Ghiglione, Francesco Jodice, Andrea Morucchio.
IMmAGINE è un’intensa esposizione di opere concentrate sui paesaggi naturali tra monti e vallate di Hamish Fulton, sull’indagine e sulla traccia di Francesco Jodice, sulle architetture di periferia di Andrea Morucchio, sulla destinazione e il processo dell’immagine di Mauro Ghiglione.

La mostra intende narrare scenari industriali, architetture del paesaggio ambientale, evoluzioni e forme del territorio e al contempo svolgere un tentativo di racconto sul dominio dell’immagine.

IMmAGINE si pone quindi come prova d’esercizio di una storia visiva frammentata e dotata della forza, dell’intensità, della suggestione dell’immagine accordata nelle sue differenti funzioni. Funzioni in movimento già nella costruzione del titolo della mostra che si muove tra il concetto di apparenza intesa come forma fisica e l’invito a immaginare declinato come visione, possibilità del pensiero, dittatura dell’immaginazione. L’esposizione parte dunque da una ricognizione su luoghi, forme, strutture, elaborate attraverso il medium fotografico visto come strumento necessario anche se decodificato e alleggerito dei suoi tecnicismi formali. Il percorso cognitivo è determinato da differenti traiettorie d’intercessione che governano l’opera e il suo processo laddove l’artista agisce come un investigatore alla ricerca di tracce, indizi, percorsi. IMmAGINE utilizza differenti segni, sempre erranti, convergenti, spuri, circolari, a senso doppio di marcia, sempre governati da una traduzione compresa essa come meccanismo all’interno del quale avvengono dei tremiti e delle contaminazioni necessarie.

Ciò che interessa notare attraverso l’osservazione di architetture del paesaggio, le costruzioni del territorio urbano, le ossature di strutture industriali o luoghi marginali delle opere di Hamish Fulton, Francesco Jodice, Andrea Morucchio, e la presenza della parola o del gesto – foto strappata – nell’opera di Mauro Ghiglione, è un approfondimento sulle funzioni debite e indebite delle nostre percezioni pellicolari e il regime dell’immaginario di cui esplorare destinazione e processo.